Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, regala il Palio dell’Assunta di Siena

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Siena, 15 agosto 2005 (dai nostri inviati J. Belhumeur e Madeleine Vallon). Il famosissimo Palio di Siena, dedicato alla Vergine Assunta, è stato vinto dopo 44 anni dalla contrada della Torre che ha “sciolto la maledizione che la teneva lontana dal Palio”. La città è in subbuglio, i contradaioli piangono, urlano e si esaltano dalla gioia.
A regalare l’ambito trofeo millenario è stato, Luigi Bruschelli, soprannominato Trecciolino, che quest’anno si era già distinto nel Palio di Provenzano, tenutosi un mese fa con lo stesso purosangue Berio, ma gareggiando per la contrada del Bruco. Il Palio dell’Immacolata Concezione ha avuto un inizio assai agitato, come del resto succede ad ogni edizione, per l’elevata posta in gioco. I cavalli erano nervosi ma per fortuna abbastanza controllabili dai loro fantini. La “mossa” è stata valida intorno alle 19,10 e dirompente è iniziata la gara. Subito il cavallo della contrada della Lupa ha tenuto testa fino alla curva di San Martino, facendo di tutto per stringere Berio, che voleva a tutti i costi sorpassarlo. Poi non c’è stato più posto per nessuno, la Torre è passata al gran galoppo prima della curva del Casato e i due giri successivi l’anno vista dominare al primo posto. Nessuna esitazione, fieri e orgolgiosi cavallo e cavaliere hanno tagliato il traguardo. “Siena si scioglie in lacrime e abbracci. Chi potrebbe contenere quaranta e più anni di attese?”, chiosano i giornali locali.

Palio dell Assunta della città di Siena 2005 Palio dell Assunta della città di Siena 2005

Trecciolino, per l’anagrafe senese Luigi Bruschelli, viene portato in trionfo come un re, il Palio strappato, urla, grida, lacrime e abbracci di amici e simpatizzanti. Una folla mai vista in altre edizioni ha seguito la gara con tanto entusiasmo unico nel suo genere. Una mescolanza tra stadio di San Siro e Arena da corrida. Forte la presenza di stranieri che ormai Siena è diventata per molti di loro la seconda Patria. Ora tutti i contradaioli andranno al Duomo per consacrare la vittoria, con cavallo e fantino, per la consueta benedizione. Questa notte non si dormirà attorno a Piazza del Campo e chissà per quanto tempo proseguiranno i festeggiamenti…nelle case e nelle osterie.