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Congresso internazionale della Henry James Society

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Da ieri sino a venerdì 15 luglio ha iniziato il congresso internazionale “Tracing Henry James” organizzato dalla Henry James Society, in collaborazione con il Dipartimento di Americanistica, Iberistica e Slavistica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, presso la VIU nell’isola di San Servolo.
Venezia è stata la città amata dal grande scrittore americano fin dalla sua prima visita nel 1869, quando si immerse nella bellezza della pittura del Tintoretto, il maestro veneziano da lui più adorato, visitando la città sulle orme di Ruskin, e liberandosi solo col passare degli anni, dalle “proibizioni” ruskiniane riguardanti architettura e pittura del Sei e del Settecento; fino all’ultima visita del 1907, quando ritornò nella città e nel palazzo su cui aveva costruito il suo palazzo di parole, quel Palazzo Leporelli modellato su Palazzo Barbaro, dove la protagonista di Le ali della colomba (1902) decide di vivere quel poco di vita che le resta nell’arte e nella bellezza.

James amò la città, eppure la vide fin dal 1882 con occhio profetico, trovandola invasa dai turisti: «I barbari se ne sono impossessati e si trema al solo pensiero di quel che potrebbero fare. Fin dal momento dell’arrivo ci si rende conto che Venezia non esiste quasi più come città; esiste soltanto come baraccone da fiera e spettacolo a pagamento. C’era un’orda di tedeschi accampata in Piazza, e il loro chiasso rimbombava nel Palazzo Ducale e all’Accademia».

Quanti saranno stati i turisti tedeschi, gli americani e i francesi – che per fortuna «erano tanto discreti da fare lunghi pasti al Caffè Quadri» – in quegli anni Ottanta? Certo un'”orda” non paragonabile a quelle di oggi.

Venezia in diagonale, double, e all Arsenale Venezia in diagonale, double, e all Arsenale

James ritornò più volte a Venezia: nel 1881, in una pensione sulla Riva degli Schiavoni (ora Pensione Wildner), tentò di finire Ritratto di signora, distratto dal chiacchiericcio sulla Riva e dalla vista delle navi che passavano; da Palazzo Barbaro, nel 1887, inviò all’editore l’ultima parte del Carteggio Aspern, una sorta di “giallo” psicologico, ambientato a Venezia, in cui il narratore cerca di impossessarsi di preziose lettere: il luogo-modello, questa volta, è Palazzo Cappello a Rio Marin. Sempre ospite dal 1887 in poi dei Curtis a Palazzo Barbaro, James cercò (molto debolmente) un pied-à-l’eau, che mai in realtà veramente potè desiderare, incantato come era dallo splendore di Palazzo Barbaro. Solo nel 1894 alloggiò nella modesta Casa Biondetti, quando, suicidatasi l’amica scrittrice Constance Fenimore Woolson, dovette, come esecutore testamentario, sistemarne, ed eliminarne, le carte: un episodio molto doloroso per James, che si sentì (ingiustamente) in colpa per il suicidio dell’amica. Ma da questa morte, da questo mondo di dolore, – oltre che da molte altre esperienze precedenti – nacque il capolavoro, Le ali della colomba.

Di questi e di molti altri aspetti, discuteranno i 96 studiosi jamesiani provenienti da tutto il mondo, in questo convegno organizzato dalla Henry James Society, che, presso la Creighton University sta procedendo alla pubblicazione delle oltre diecimila lettere, conservate, di Henry James. Si susseguiranno seminari sui saggi di viaggio di Henry James, sui “turisti jamesiani” a Venezia, sui diversi aspetti della città nei romanzi, e su argomenti più generali. Aprirà il convegno, con una relazione su Le ali della colomba, una studiosa cafoscarina, Alide Cagidemetrio, invitata dalla Henry James Society a offrire la conferenza inaugurale. Un onore per l’università di Venezia, e per la scuola jamesiana fondata da Sergio Perosa molti anni fa. Molti i relatori di grande prestigio nel mondo degli studi jamesiani, da Martha Banta, Leo Bersani, Philip Horne a Tamara Follini, Pierre Walker, Greg Zacharias, John Carlos Rowe, e Donatella Izzo; non ultimo lo scrittore irlandese Colm Toibin, autore di un recente e magnifico romanzo su James, The Master, uscito anche in italiano, che terrà la sua conferenza mercoledì alle 18.

Venezia in diagonale, double, e all Arsenale Venezia in diagonale, double, e all Arsenale
Nutrito il gruppo degli americanisti di Ca’ Foscari, che offrirà ai partecipanti una piccola guida jamesiana di Venezia, In Venice and in the Veneto with Henry James, Edizioni Supernova: un modo per seguire sei itinerari jamesiani a Venezia e cinque alle isole e in terraferma, leggendo via via i passi meravigliosi di questo grandissimo scrittore davanti ai quadri, ai campi, alle chiese di Venezia.