Mecenatismo a Padova per salvare il Guariento

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Nella sala del Romanino, dei Musei Civici agli Scrovegni di Padova, si è svolta la presentazione dei restauri compiuti sulla “Gerarchia angelica del Guariento”. Un’operazione che si avvia alla conclusione, complessa sul piano della tecnica di salvaguardia e onerosa su quello finanziario, resa possibile dallo sforzo congiunto del Comune di Padova, della Soprintendenza e di un folto numero di mecenati privati che hanno aderito alla campagna di sensibilizzazione lanciata dal conte Umberto Emo Capodilista, presidente degli Amici dei musei, e sostenuta da Giuliana Protti, recentemente scomparsa. Nell’occasione il sindaco Giustina Destro ha ringraziato quanti “amano la nostra città tanto da dedicarle un regalo bellissimo” mentre l’assessore alla Cultura, Giuliano Pisani, ha definito la crescita dei musei cittadini “obiettivo prioritario e qualificante della giunta”, sottolineando la crescente percezione di Padova come città d’arte e cultura. Anche il direttore dei Musei Civici Davide Banzato ha espresso gratitudine a quanti hanno sostenuto l’opera di restauro, definita “un intervento delicato, estetico e sostanziale insieme”. Secondo Franca Pellegrini, la conservatrice del Museo d’arte moderna e contemporanea che ha diretto i lavori di recupero, il Guariento ritrovato conferma “l’alta tradizione del mecenatismo padovano, che concepisce il patrimonio artistico della città come un bene prezioso, da tutelare e promuovere in ogni modo”. Le procedure seguite per ripulire e integrare le 29 tavole affrescate (23 sono già visibili) sono state illustrate da Pinin Brambilla Barcilon, veterana nell’arte di salvare i capolavori. Infine, il rappresentante della Soprintendenza, Fabrizio Magagni: ha riepilogato gli interventi sugli affreschi del Guariento nel castello carrarese anticipando che nella primavera 2003 la settimana veneta della cultura indetta dal ministero si svolgerà a Padova.