52° Biennale di Arti Visive alla Fondazione Guggenheim

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Da oggi incomincia la grande kermesse della 52. Esposizione d’Arte Internazionale della Biennale di Venezia, una “gigantesca manifestazione che va oltre, per contenuti e numero di persone coinvolte (artisti, curatori, uffici stampa, galleristi, funzionari statali), e per numero di sedi. Oltre agli storici Giardini di Castello e dell’Arsenale, sede della mostra principale “Pensa con i sensi. Senti con la mente” a cura del direttore americano Robert Storr, vi sono una trentina di altre sedi dislocate nel centro storico (palazzi, giardini, isole). Il numero delle partecipazioni nazionali è di 77, con un centinaio di artisti, molti affermati altri “da scoprire”, come ha precisato Storr. A Venezia, la cornice non manca, e la visita di ciascun “padiglione” (sia esso ai Giardini o nei palazzi) richiederebbe almeno una o due settimane. Non siamo ancora ad un livello di organizzazione che mette a disposizione dei visitatori dei pacchetti più o meno a buon mercato per l’alloggio e la ristorazione. Nessun aiuto ai centinania di addetti ai lavori (compresi i giornalisti ed operatori dei media) per poter usufruire di sconti per l’albergo. Troppo è il traffico turistico che proviene da tutte le parti e la Biennale lo sa. La 52.Biennale di Arti Visisive rimane sempre “incompleta” e nonostante ci sia il “www.Grandtour2007.com” in vista con Kassel, Basilea ed altre qualche disagio lo affrontiamo ogni qualvolta vogliamo venire per i giorni della vernice stampa. Gli alberghi di una certa categoria economica sono spesso al completo e ci si trova forzatamente rimanere meno giorni in città. Le soluzioni di Mestre o Cavllino Treporti sono per il momento non praticabili.
La prima ad iniziare a calamitare giornalisti è la Collezione Peggy Guggenheim, che inaugura, oggi in mattinata, in anteprima la mostra “All in present must be transformed: Mattew Barney and Joseph Beuys” : a confronto, disegni, sculture , video e, soprattutto, l’azione di questi due protagonisti nel trasformare l’ambiente, secondo il loro modo personalissimo di vedere le cose, la vita”.
Robert Storr, Francesco Bonami, Achille Bonito Oliva, Rosa Martinez, Germano Celant (chiusura del simposio internazionale) Davide Croff, Robert Storr e Ida Gianelli (52.Esposizione dArte Internazionale)
VEZZOLI, Opera di un artista invitato alla 52.Esposizione dArte Internazionale Opera di un artista invitato alla 52.Esposizione dArte Internazionale

Altri appuntamenti: Damien Hirst sarà al Palazzo Pesaro Papafava (Cannaregio 3764) per la mostra “New religion”, un confronto tra scienza e religione in cui i diversi simboli si contaminano fino a cambiare di significato.
Altro protagonista Jan Fabre, celebre per le sue sculture realizzate con le larve d’insetti, che a Palazzo Benzon (San Marco 3927) proporrà una rassegna della sua poliedrica e interdisciplinare attività.
Ancora; Palazzo Malipiero, in campo San Samuele ospita le grandi fotografie di Patrick Mimram, tutte improntate allo stesso soggetto, gli inquietanti notturni dei garages di New York. Un nuovo spazio e un artista del tutto inedito: a palazzo Bollani ( Castello 3647) espone il guru Adi Da Samraj, che nelle sue figure al digitale visualizza la sua dottrina ispirata al “Realismo trascendentale”.
Il coreano Lee U-Fan, ha, invece, scelto Palazzo Palumbo Fossati (San Marco 2597) per le sue sculture, contaminazione di arte orientale e occidentale. Palazzo Pisani (Cannaregio 6103) è la sede del padiglione rom: quindici gli artisti di diversa provenienza geografica che espongono per questa prima assoluta. Infine, nella sede della casa d’aste San Marco, in calle degli avvocati, l’attore Robert De Niro realizza il suo sogno di poter presentare, durante la Biennale, i dipinti del padre Robert senior. Ha promesso che ci sarà (non si sa quando di preciso).
In questa Biennale si registra anche l’ultima mostra progettata dal veneziano inossidabile Emilio Vedova, da poco scomparso ma che avrà entro pochi anni un museo tutto per sé ai Magazzini del Sale (architetto Renzo Piano): alla Torre Massimiliana di Sant’Erasmo saranno esposti i binari degli anni ’70 (inaugurazione sabato 9 alle 11.30). Da notare, infine, che è stato risolta, con un compromesso, la polemica relativa alla chiesa di San Stae: il cubo bianco degli svizzeri Ugo Rondinone e Urs Fischer sarà realizzato nelle dimensioni volute dagli artisti, ma potrà essere esposto solo per un mese.

pensa coi sensi, senti con la mente (particolare del manifesto) La Biennale, particolare tab. pub.

E per chi non si fosse accorto, su certi balconi degli alberghi che si affacciano sul Canal Grande, vi sono fissati dei coccodrilli rossi e verdi, che sostituiscono i pinguini della Biennale del 2005. Il loro significato, ci dicono i bene infornati è per sensibilizzare l’opinione pubblica che li uccide per farsi borsette e scarpe. Un messaggio per la protezione della specie animale che è a rischio. Ma una sola voce fuori dal coro pensa che sono stati messi lì metaforicamente per prendere in giro tutti i turisti che fanno “lacrime da coccodrillo” per essere stati “pelati” dai veneziani. Lo potevano evitare.