Centro Studi Internazionali su Giorgione

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Comitato promotore Pro Fondazione Giorgione. Il Centro Studi Internazionali su Giorgione

Alessandro Vanzetto intervista Angelo Miatello (Enoteca alla Scala, vigilia di Natale 1995)

Come è sorta l’idea di costituire una Fondazione Giorgione? Già da molto tempo l’Ufficio di Presidenza AIDA aveva dibattuto sulla fattibilità di un tale progetto. Le ragioni che hanno spinto i soci sono molteplici, da quelle di carattere scientifico, storico e culturale a quelle prevalentemente giuridiche. Secondo il nostro avviso è giunto il momento di tutelare la figura del Giorgione, della sua opera che è sparsa in tutto il mondo e di valorizzarne il contenuto. Sebbene sia di dominio pubblico, il genio Giorgione deve sopravvivere e difendersi da attacchi di pura speculazione o di effimero risultato. In altre parole? La Fondazione Giorgione dovrebbe essere una sorte di “Authority” che ne vigila e ne valorizza nel tempo e nel mondo la figura dell’illustre castellano. In fatto di diritti d’autore quali potrebbero esere i vantaggi per la Fondazione Giorgione? I diritti d’autore sull’ingegno di un artista del Rinascimento appartengono a chi possiede l’opera e ne può sfruttare i diritti materiali, cioè un ritorno economico. Il biglietto d’entrata ad un museo o la rivendita di una cartolina ne sono degli esempi. Può nascere un conflitto con altre Entità che si sono battezzate con il nome di Giorgione? La Fondazione Giorgione non ha l’intenzione di entrare in competizione con nessuno. Vuole semplicemente mettere un po’ d’ordine nei rapporti che si possono instaurare tra detentore dell’opera e fruitore. Se ad un ricercatore, o ad un professore universitario viene concessa la possibile divulgazione dell’immagine di un’opera del Giorgione nel suo libro di storia dell’arte, non si vede perchè una Fondazione non possa per il bene di tutti detenere su una banca dati elettronica o cartacea una raccolta di tutte le opere giorgionesche. E’ un servizio non solo per il ricercatore, ma anche per il cittadino. Instaurando un rapporto di reciprocità, o di “joint venture” – come il Dr. Graziottin e la Signora Rossato su Il Gazzettino hanno giustamente parafrasato – Castelfranco diventerà un punto di riferimento per tutto il mondo. L’opera del Giorgione, sia essa autentica, di bottega, o della sua cerchia, come le stampe, gli studi o quant’altro che lo coinvolga, sarà finalmente “custodita” come informazione fotografica e descrittiva dal Centro Studi Internazionali sul Giorgione. Una specie di ufficio anagrafe solo per il Giorgione. Ma allora un’operazione di questo genere avrà un onere finanziario non indifferente. No, al contrario, è una specie di “uovo di Colombo”: i Benetton hanno dovuto spendere miliardi per farsi un nome ed aprire 1250 punti vendita in tutto il mondo, invece Castelfranco, grazie alla Fondazione Giorgione, dovrà solo creare una rete di interscambio con quegli ambienti, persone giuridiche o fisiche che siano titolari o depositari di dati sul Giorgione. I frutti saranno in funzione alla sensibilità, creatività e alla volontà che saranno rivolte per la realizzazione del Centro. Il Comitato Promotore per il Giorgione quando si è costituito? Il Comitato promotore per la Fondazione Giorgione si è costituito formalmente più di due mesi fa, all’occasione del simposio “Arte e Tecnica” organizzato dall’Associazione degli Ingegneri della Castellana. Tuttavia se ne parlava già agli albori dell’AIDA. La durata del Comitato promotore è stabilita fino alla costituzione della Fondazione medesima. I promotori aprono la sottoscrizione dei fondi con il versamento di una somma simbolica (di cinquemila lire) per ciascun aderente. L’adesione è libera ed aperta a tutti. Chi ne tutela la realizzazione degli obiettivi prefissati? L’Associazione Internazionale del Diritto e dell’Arte (AIDA) ne tutela la concretizzazione dell’idea, unica ed originale, fintantoché non saranno espletate tutte quelle pratiche ed azioni relative alla registrazione della Fondazione, al suo insediamento per la valorizzazione dell’opera completa sull’artista castellano Giorgione, come è stato steso sul verbale AIDA del 27 novembre 1995. Di solito ci sono due fasi quello dell’atto di fondazione e quello di dotazione. La Fondazione Giorgione avrà esclusivamente uno scopo di pubblica utilità. Vedo che nel vostro gruppo vi è un esperto in multimedialità. Come funziona lo spazio su Internet? Attraverso questo spazio è possibile utilizzare la rete telematica in tutto il mondo per dare, scambiare o ricevere informazioni su un dato argomento. Per questo è essenziale che la futura organizzazione abbia al suo interno una adeguata professionalità ed esperienza nell’utilizzare le potenzialità che questo nuovo strumento offre. Ciò consentirà di collegare tra loro gli studiosi del Giorgione, i Musei e le collezioni contenenti opere dell’artista castellano o a lui attribuite, le biblioteche con materiale documentario, ed in generale permetterà la raccolta di tutti i dati reperibili sul Giorgione e la loro divulgazione. Conseguentemente gli utenti Internet potranno fruire, attraverso la visione della pagina su PC (Personal Computer) e la posta elettronica (Electronic Mail), dei documenti su tutto ciò che ruota attorno alla figura del Giorgione ed inoltre scambiarsi informazioni. Siete potuti arrivare a qualche ricerca interessante?

Il Museo d’Arte di San Diego in California possiede un Ritratto di Giorgione datato 1510, opera donata dai collezionisti statunitensi Anne R. e Amy Putnam. Nella didascalia del quadro presentato via Internet si legge: “Ritratto di Uomo, Giorgio da Castelfranco, 1510”. Ecco che Castelfranco, attraverso il suo Giorgione è conosciuto anche a San Diego in California. Ora il Comitato si metterà in contatto con la Direzione del Museo San Diego per instaurare un rapporto reciproco di scambi informativi culturali. Una specie di “gemellaggio culturale oltre frontiera”. Come si è giunti ad una tale informazione? Il Comitato Promotore per la Fondazione Giorgione è già presente su Internet, grazie anche ad AIDANEWS e a “Cyberlogic” che ne hanno offerto uno spazio gratuito. Come si può sintetizzare lo scopo della Fondazione Giorgione e quali potranno essere le ricadute per Castelfranco e l’intero territorio circostante? Si costruirà il più ricco archivio di notizie ed immagini riguardanti il Giorgione ed in tal modo si perseguirà anche lo scopo di internazionalizzare la Città di Castelfranco Veneto. Castelfranco Veneto si definisce “Città di Arte e Storia”, ed è appunto sulla sintesi di tali categorie che la Fondazione Giorgione trova la propria ragion d’essere. Arte e Storia sono rivendicate con legittimità dalla cittadina veneta grazie a due realtà prestigiosissime: la cinta muraria medievale ed il Giorgione, il suo più illustre cittadino. Nell’immaginario collettivo si è venuta a creare un’unità ideale tra queste due entità, unità ribadita anche fisicamente dalla collocazione della statua del Giorgione in bell’evidenza accanto alle mura. La celebrazione dell’VIII° Centenario della nascita della Città, pertanto, riportando in primo piano il ruolo fondamentale, implicitamente riattiva l’interesse per il Giorgione. Con questa iniziativa si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica al giusto riconoscimento del valore di Castelfranco Veneto attraverso la figura del suo grande cittadino. Per concludere come potrebbe essere la struttura organizzativa della Fondazione Giorgione? Naturalmente la sede dovrebbe essere nel Centro Storico Castellano, dotata di spazi necessari per realizzare subito alcuni punti fondamentali: un archivio biblioteca, una segreteria, una piccola sala convegni e una sala multimediale per installare un Museo virtuale. Un’ipotesi avanzata dagli ideatori sarebbe quella che accanto dell’apporto indispensabile del privato, ci sia una partecipazione della Città attraverso la propria Amministrazione, la quale dovrebbe esaminare la possibilità di utilizzare come sede naturale la Casa del Giorgione, situata all’interno della cinta muraria e vicina alla celeberrima Pala di Giorgione. La Fondazione Giorgione potrà avere un riscontro positivo tra le forze locali? Non c’è dubbio che la realizzazione di un Centro Studi Internazionali su Giorgione potrà diventare un ulteriore potenziamento del patrimonio esistente per l’immagine di Castelfranco nel mondo. Lo scopo della Fondazione Giorgione è particolarmente rivolto ai Castellani e agli abitanti dei Paesi limitrofi che, onestamente, conoscono poco del nostro illustre maestro. Questi in sintesi i punti cardine per lo sviluppo del progetto.

1. Mille lire per aderire al Comitato. I promotori aprono la sottoscrizione al Comitato con il versamento di una somma simbolica (di mille lire) per ciascun aderente. L’adesione è libera ed aperta a tutti. L’obiettivo è di arrivare a diecimila aderenti al Comitato per concretizzare in breve tempo gli obiettivi fissati. Solo in questo modo si potrà proseguire per l’avvio e lo sviluppo di tanti progetti, fermi in cantiere. La Comunità castellana deve sentirsi unita di fronte a questa bellissima iniziativa.

2. Diritti d’autore per la Fondazione pro Giorgione. I diritti d’autore sull’ingegno di un artista del Rinascimento appartengono a chi possiede l’opera e ne può sfruttare i diritti materiali, cioè un ritorno economico. Il biglietto d’entrata ad un museo o la rivendita di una cartolina ne sono degli esempi. Tuttavia, spesso sul mercato vi sono riproduzioni di libri e foto scadenti. La cartolina che riproduce la Pala di Giorgione stampata a Torino e rivenduta nei vari negozi di Castelfranco Veneto è un cattivo esempio di riproduzione ai limiti della legalità. La qualità è scadente per il prezzo al consumatore e alla Comunità castellana laica o cattolica non viene dato nessun centesimo di diritti d’autore. Chi ci guadagna è lo stampatore torinese ed il rivenditore, spesse volte costretto di acquistare migliaia di copie per averle a basso costo. Una forma di assurda royalty sulla Pala di Giorgione spartita tra due sole persone private. Nessuno si è mai posto il problema, comunque una discrepanza sotto questo profilo esiste. Negli Stati Uniti la chiamerebbero la “Pala del Tabaccaio”, visto che da quelle parti un’opera d’arte acquisita da un privato può prendere il suo nome. Il Codice di Leonardo, quello sul moto delle acque venduto all’asta per 50 miliardi di lire, ha cambiato diversi nomi, a seconda dei propri proprietari (Hammer, Leicester, Gates, ecc.). Una siffatta consuetudine è presente nella trascrizione di rogiti notarili per ville o dimore storiche italiane.

3. Un ufficio anagrafe per il Giorgione. La Fondazione Giorgione non ha l’intenzione di entrare in competizione con nessuno. Vuole semplicemente mettere un po’ d’ordine nei rapporti che si possono instaurare tra detentore dell’opera e fruitore. Se ad un ricercatore, o ad un professore universitario viene concessa la possibile divulgazione dell’immagine di un’opera del Giorgione nel suo libro di storia dell’arte, non si vede perché una Fondazione non possa per il bene di tutti detenere su una banca dati elettronica o cartacea una raccolta di tutte le opere giorgionesche. E’ un servizio non solo per il ricercatore, ma anche per il cittadino. Instaurando un rapporto di reciprocità, Castelfranco diverrà un punto di riferimento per tutto il mondo. L’opera del Giorgione, sia essa autentica, di bottega, o della sua cerchia, come le stampe, gli studi o quant’altro che lo coinvolga, sarà finalmente “custodita” come informazione fotografica e descrittiva da un Centro Studi Internazionali sul Giorgione. Una specie di ufficio anagrafe solo per il Giorgione. Le ricadute sono molteplici. Basti questo esempio: i Benetton hanno dovuto spendere miliardi per farsi un nome ed aprire 1250 punti vendita in tutto il mondo, invece Castelfranco, grazie alla Fondazione Giorgione, dovrà solo creare una rete di interscambio con quegli ambienti, persone giuridiche o fisiche che siano titolari o depositari di dati sul Giorgione. I frutti saranno in funzione alla sensibilità, creatività e alla volontà che saranno rivolte per la realizzazione del Centro.

4. La scarcerazione della Madonna. Inoltre ci si dovrebbe attivare per “liberare dalle catene la bella Madonnina”. Da sempre si chiede che nel bel tempietto del Duomo ci siano depliant descrittivi sull’opera. La Fondazione Giorgione, esistendo con il suo Centro Studi Internazionali, ne migliorerebbe la situazione sia per i consumatori di cartoline (più belle con primi piani e particolari che valorizzino il quadro), sia per i rivenditori (che avrebbero un trend da capogiro).

5. Multimedialità per la valorizzazione del patrimonio artistico. Attraverso l’Internet è possibile utilizzare la rete telematica in tutto il mondo per dare, scambiare o ricevere informazioni su un dato argomento. Per questo è essenziale che la futura organizzazione abbia al suo interno una adeguata professionalità ed esperienza nell’utilizzare le potenzialità che questo nuovo strumento telematico offre. Ciò consentirà di collegare tra loro gli studiosi di Giorgione, i Musei e le collezioni contenenti opere dell’artista castellano o a lui attribuite, le biblioteche con materiale documentario. In generale permetterà la raccolta di tutti i dati reperibili sul Giorgione e la loro divulgazione. Conseguentemente gli utenti Internet potranno fruire, attraverso la visualizzazione della pagina sul Personal Computer e la posta elettronica (Electronic Mail), dei documenti su tutto ciò che ruota attorno alla figura del Giorgione ed inoltre scambiarsi informazioni. Il Comitato Promotore per la Fondazione Giorgione è già presente su Internet lanciando un appello intercontinentale di sottoscrizione. L’indirizzo sono i seguenti: http://www.cyberlogic.it/aida;

E-mail: [email protected]

6. Il ritratto di Giorgione del Museo di San Diego in California. Il Museo d’Arte di San Diego in California possiede un ritratto di Giorgione datato 1510, opera donata dai collezionisti statunitensi Anne R. e Amy Putnam. Nella didascalia del quadro “pescato” via Internet si legge: “Ritratto di Uomo, Giorgio da Castelfranco, 1510”. Ecco che Castelfranco, attraverso il suo Giorgione è conosciuto anche a San Diego in California. Ora il Comitato si metterà in contatto con la Direzione del Museo San Diego per instaurare un rapporto reciproco di scambi informativi culturali. Una specie di “gemellaggio culturale oltre frontiera”.

7. La valorizzazione di Castelfranco Veneto nel mondo. Si costruirà il più ricco archivio di notizie ed immagini riguardanti il Giorgione ed in tal modo si perseguirà anche lo scopo di internazionalizzare la Città di Castelfranco Veneto che si definisce “Città di Arte e Storia”, ed è appunto sulla sintesi di tali categorie che la Fondazione Giorgione trova la propria ragion d’essere. Arte e Storia sono rivendicate con legittimità dalla cittadina veneta grazie a due realtà prestigiosissime: la cinta muraria medievale ed il Giorgione, il suo più illustre cittadino. Nell’immaginario collettivo si è venuta a creare un’unità ideale tra queste due entità, unità ribadita anche fisicamente dalla collocazione della statua del Giorgione in bell’evidenza accanto alle mura. La celebrazione dell’VIII° Centenario della nascita di Castelfranco (1195-1199/1995-1999), pertanto, riportando in primo piano il ruolo fondamentale, implicitamente riattiva l’interesse per il Giorgione.

Non c’è dubbio che la realizzazione di un Centro Studi Internazionali su Giorgione potrà diventare un ulteriore potenziamento al patrimonio esistente per l’immagine di Castelfranco nel mondo. Di certo non ci si fa pubblicità etichettando “il radicchio di Giorgione” o “panettoni Giorgione”, a meno che qualche documento storico ne dia conferma di essere stato apprezzato da Giorgione. All’estero c’è più pudore per queste cose. Lo scopo della Fondazione Giorgione è particolarmente rivolto a quanti sono dell’idea che l’illustre mastro non è valorizzato in pieno. Con questa iniziativa si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica al giusto riconoscimento del valore di Castelfranco Veneto attraverso la figura del suo più importante cittadino.

8. Sede della Fondazione Giorgione. Naturalmente la sede dovrebbe essere nella Casa del Giorgione che è dotata di spazi necessari per realizzare subito alcuni punti fondamentali: un archivio biblioteca, una segreteria, una piccola sala convegni e una sala multimediale con un proprio Museo virtuale. Un’ipotesi avanzata dagli ideatori sarebbe quella che accanto all’apporto indispensabile del privato, ci sia una partecipazione della Città attraverso la propria Amministrazione, la quale dovrebbe esaminare la possibilità di utilizzare come sede naturale la Casa del Giorgione, situata all’interno della cinta muraria e vicina alla celeberrima Pala del Giorgione.

9. Lista provvisoria di sottoscrittori per il Comitato per la Fondazione Giorgione. In quest’elenco vi appartengono per diritto anche i soci AIDA, e gli iscritti paganti al convegno internazionale diretto dall’AIDA e svoltosi a Venezia il 28-29 settembre 1995 su La Salvaguardia del patrimonio artistico mondiale.

Sottoscrittori (marzo 1996): Angelo Miatello, Giorgio Sparisi, Alessandro Vanzetto, Giorgio De Novellis, Italo Cuccato, Baldissera Santi, Jeanne Belhumeur, Alcide Boaretto, Claudio Malvestio, Antonio Zicchina, Antonio Salomon, Antonio Antonioni, Pier Luigi Fantelli, Giovanni Tempesta, Sergio Lago, Giovanni Berton, Ricardo Stocco, Antonia Dina Berno, Ennio Bianco, Gabriel Frossard, Franco De Bortoli, Faustino Bettella, Benedetto Morassuti, Luciana Berno, Isabella Spanò, Robert Severino, Monica Boz, Doria Bacchin, Oscar Girardin, Sabrina Girardin, Giuliana Beltrame, Costantino Bettella, Marco Antonello, Silvia Bosco, Vittorino Magnani, Giovanna Melegari, Angelo Beghelli, Paolo Bisetto, Vincenzina Brunato, Jocelyne Belhumeur, Dominique Belhumeur, Ivana Colla, Giannino Carlon, Ariane Caumartin, Alex Caumartin, Carla Campagnolo, Carlo Amirante, Maria Francesca Hermes, Gionata Rizzi, Giovanna Bortolaso, Arch Foundation, BFD Université de Genève, Giovanna Da Maren, Antonella Di Gaetano, Rosanna Di Gaetano, Cristina Guglielmin, Mario Gemin, Cinzia Gemin, Luigi Gomierato, Luca Franchetto, Lavedini Giuseppe, Michele Fabbian, Claudia Migliore, Da Vio/Fassina, Sylvie Droin, Patrich Merciai, Donatella Fortunato, Giuseppina Archetti Conte, Eros Dassi, Conte Roberto, Mauro Strada, Paola Franchetti, Felix Basso, Roberto Fiorentin, Stefania Parolin, Giuseppina Rossi, Roberto Trevisan, Francesco Fraccaro, Maria Caprini, Luciana Giovine, Luigi Campalani, Alberto Gottin, Gianni Milani, Michele Favaro, Stefano Favaro, Paola Ferronato, Giovanna Frare, Livio Mussato, Paolo Mistro, Franco Michielotto, Fabio Mezzone, Nida Marion, Alberto Ongarato, Mario Ongarato, Giuseppe Petrobon, Gianni Pietrobon, Mauro Pamaro, Antonio Rossi, Carla Picamo, Maria Antonietta Russo, Dino Rocco, Ennio Ramon, Renzo Rossetto, Michel Pierre Rousset, Adriana Santovito, Antonio Sparisi, Sabina Silvestri, Fedora Sparisi, Mario Sparisi, Carlo Svegliado, Chiara Santi, Paolo Tempesta, Alessandra Sparisi, Gabriele Sparisi, Giovanni Tempesta, Giuseppe Tonin, Fabio Tempesta, Pasqua Zanon, Walter Zanardo, Gianfranco Zampieri, Giuseppe Zanotelli, Franco Vanzo, Carlo Valery, Maria Luisa Vendramin, Pierantonio Val, Francesco Da Lio, Roberto De Checchi, Gino Forestan, Paolo Frascella, Jürg Graeter, Jean François Poli, Cesare Paolo Riccardo Romano, Gigliola Rampazzo, Mariella Vicentini, Tullio Cigni, Fabia Cigni, Michèle Charlot .

Note:

Il Comitato Promotore per la Fondazione Giorgione è presente su Internet con gli indirizzi dei seguenti siti: http://www.cyberlogic.it/aida .

Si aderisce al Comitato Promotore per la Fondazione Giorgione con la sottoscrizione firmata e con il versamento di una somma simbolica (di mille lire o di cinquemila lire o di un milione). La sottoscrizione è libera ed aperta a tutti. Inviare a: AIDA, vicolo Cappuccini, n. 5, 31033 Castelfranco Veneto, c/c postale AIDA 175603319. Il socio sottoscrittore riceverà la bozza di progetto di statuto per la Fondazione e per il Centro Studi Internazionali su

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Bozze di statuto per la Fondazione Giorgione e del Centro Studi Internazionali su Giorgione, Castelfranco Veneto, Caffè di Mezzo, seduta pubblica, 13 aprile 1996

Centro Studi Internazionali su Giorgione. Un siffatto Centro sarebbe l’unico al mondo. I suoi compiti istituzionali dovrebbero essere i seguenti:1. la costituzione di una biblioteca ed il suo periodico aggiornamento dedicata e specializzata su tutto quanto si scrive e si pubblica su Giorgione. 2. La schedatura scientifica, sempre aggiornata, del materiale bibliografico e fotografico posseduto e la sua pubblicazione periodica in termini abbreviati (Rivista internazionale di studi giorgioneschi, annuale): strumento essenziale per studiosi, ricercatori ed un pubblico più vasto. 3. La creazione di una fototeca in bianco e nero (18×24) ed a colori (standard internazionale 18×24) delle opere – affreschi, dipinti su tavola e tela, disegni, stampe – autografe di Giorgione, a lui attribuite o riferite, della sua bottega, della sua scuola, di suoi seguaci o copisti dal ‘500 ai nostri giorni. 4. La schedatura di opere di Giorgione che siano stati oggetto di controversia. 5. Collegamento on line con altri centri, musei o collezioni nazionali ed esteri, che dispongano di opere di Giorgione. 6. La schedatura elettronica di opere, studi e monografie su Giorgione. Rapporto reciproco con altre sedi. 7. Collegamento Internet. 8. La promozione di sussidi per specialisti per l’approfondimento di archivi pubblici e privati (italiani e stranieri). 9. La promozione di interventi finanziari, privati e pubblici, in sede locale, nazionale, comunitaria ed internazionale, a favore della conservazione o restauro di opere di Giorgione con la relativa pubblicazione dei risultati ottenuti. 10. Il reperimento di finanziamento per la realizzazione prodotti multimediali su Giorgione, e per un museo virtuale di Giorgione. 11. La partecipazione e la collaborazione in iniziative culturali collaterali organizzate da enti pubblici e soggetti privati a Castelfranco Veneto e nell’intera Marca. 12. La costituzione di un fondo che provenga da lasciti, offerte, finanziamenti di enti pubblici o royalties che sarà iscritto nel bilancio della fondazione. 13. La riproduzione esclusiva di cartoline, prodotti video, multimediali di opere giorgionesche. 14. Instaurare rapporti con le maggiori istituzioni internazionali che hanno come finalità la salvaguardia del patrimonio artistico. 15. Collegamento diretto con la DG-X e la DG-XXIII della Commissione Ue (Bruxelles). Fondi per la conservazione del patrimonio artistico. Programmi culturali finanziati dalla Ue. Progetti multimediali sull’arte. Itinerari turistico culturali. 16. Collegamento diretto con il Consiglio d’Europa (Strasburgo). Creazione ed assistenza per itinerari turistico culturali. 17. Collegamento diretto con l’UNESCO (United Nations Education, Science, Cultural Organization). Creazione di un Club Unesco. Assistenza per la salvaguardia del patrimonio artistico. 18. Preparazione per far richiesta d’inserimento di Castelfranco Città del Giorgione nella Lista del patrimonio mondiale. 19. La pubblicazione di cataloghi riccamente illustrati, sulla vita ed opere di Giorgione e del suo tempo. 20. L’istituzione di una lista mondiale di storici dell’arte che si siano specializzati su Giorgione. 21. Concorsi per ragazzi (5-14 anni) destinati a stimolare la loro curiosità artistica. 22. Libri, brochures, cartoline, posters, souvenirs o altri oggetti venduti nella sua libreria, che siano attinenti al Giorgione e che ne promuovano la sua immagine. 23. Sorvegliare che il nome di Giorgione sia sempre usato a fini culturali e non effimeri. 24. Riscossione di un diritto d’autore per le produzioni della Fondazione e per l’uso del nome e dell’immagine a scopo commerciale di Giorgione. 25. Realizzazione di una joint-venture tra i vari soggetti (italiani o stranieri, privati o pubblici) proprietari di opere attribuite al Giorgione.

2. La Fondazione Giorgione: come realizzarla. La veste giuridica più appropriata per gestire il Centro Studi Internazionali su Giorgione è quella di una fondazione, in cui prevale l’elemento patrimoniale che sarà costituito da un patrimonio vincolato agli obiettivi statutari. I fondatori avranno devoluto dei beni e li avranno vincolati ad uno scopo di natura non economico. Sarà compito degli amministratori operare per il raggiungimento dello scopo e lo faranno con i mezzi di cui la fondazione è stata dotata. La Fondazione Giorgione avrà uno scopo di pubblica utilità e svolgerà tutte quelle attività, anche se assunte nella forma di esercizio d’impresa, che le permetteranno di procurarsi i mezzi finanziari necessari.

Patrimonio della Fondazione Giorgione. Il patrimonio della fondazione sarà costituito con l’obbligazione dei fondatori di fornire i mezzi occorrenti man mano che se ne presenti la necessità. Questi mezzi possono essere lasciti, donazioni, sponsorizzazioni, le quote dei soci ordinari, finanziamenti pubblici.

3. Organi della Fondazione Giorgione. Un Consiglio di Amministrazione con un numero dispari (7-9-11) di soci amministratori, di cui farà parte anche il Sindaco di Castelfranco Veneto, e gli altri saranno nominati dai soggetti che abbiano contribuito nel procurare i mezzi necessari. L’area d’interesse sarà internazionale. Lo sviluppo di rapporti e scambi con quegli Enti privati o pubblici detentori di opere di Giorgione. Un’assemblea dei soci fondatori e soci ordinari. Una segreteria del presidente.

Il primo presidente dovrebbe ricadere su una persona dinamica di indubbia preparazione culturale (non necessariamente residente a Castelfranco). Data l’importanza e la mole di lavoro da effettuare nel periodo di avviamento, potrebbe essere coadiuvato da due Vicepresidenti. Di solito la durata della carica del Presidente non supererà tre trienni. Periodo in cui il Presidente s’impegnerà a sviluppare e a portare a termine solo dei progetti concreti. Il riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione Giorgione, secondo la prassi amministrativa, sarà presentata al prefetto del luogo in cui ha sede l’istituzione. Verrà inoltrata la domanda di riconoscimento dal Presidente della Repubblica.

1995-96 Copyright Ufficio giuridico AIDA

Ipotesi di lavoro: realizzazione di percorsi culturali attraverso i luoghi dove sono custodite le opere di Giorgione in Italia e all’estero, o in quei pochi luoghi dove il Giorgione si sia ispirato o vissuto.

Quest’elenco provvisorio ricavato dalla letteratura su Giorgione può aiutare a costruire degli itinerari culturali giorgioneschi:

1. Itinerario regionale (i luoghi di Giorgione, dove ha vissuto, da dove ha preso spunto per alcune sue opere).

2. Itinerario nazionale (visita dei luoghi museali dove sono custodite le sue opere, confronti).

3. Itinerario europeo (le varie opere di Giorgione custodite nei principali musei europei, confronti).

4. Itinerario internazionale (il Giorgione nelle collezioni americane e russe).

Verrà promosso un rapporto di scambi culturali reciproci con le istituzioni pubbliche o private per lo stato di conservazione di opere di Giorgione o a lui attribuite, la documentazione in loro possesso, gli studi in corso su Giorgione. A Castelfranco Veneto sorgerebbe una sorta di “Centro anagrafe Giorgione”, una banca dati on line di dati e di materiali.

Luoghi visita in Europa: 27 (Castelfranco:3, Riese Pio X: 2; Venezia: 2; Padova; Cervarese Santa Croce, Montagnana: 2; Firenze: 4; Milano: 3; Parma: 1; Roma: 3; Napoli: 1.

Luoghi di visita negli USA: 9.

Luoghi visita in Russia: 1.

Europa: 70 quadri (Italia: 31 quadri); USA: 16 quadri; Russia: 2 quadri.

Elenco non esaustivo di Musei, collezioni private o pubbliche, in cui ci sia un’opera attribuita Giorgione (dipinti e disegni)*

1. Amsterdam: Rijksmuseum

“Allegoria della Castità”

2. Bassano: Proprietà privata

“Pastore con flauto”

3. Bergamo: Collezione S. Suardo

“Paesaggio con giovane”

4. Berlino: Staatliche Museen Gemäldegalerie-Dahlem

“Cerere” ; “Ritratto di giovane uomo (Ritratto Giustiniani)”

5. Boston: Isabella Stewart Gardner Museum

“Cristo portacroce”

6. Bowood (Wiltshire): Collezione del Marchese di Lansdowne

“Pastore con flauto”

7. Braunschweig: Herzog Anton Ulrich Museum

“Autoritratto”

8. Budapest: Szépmüveszeti Muzeum

“Ritratto di Vittore Cappello” ; “Ritrovamento di Paride”

9. Castelfranco Veneto: Casa Pellizzari

Fregio murale “Strumenti vari, medaglioni e tabelle”

10. Castelfranco Veneto: Duomo di San Liberale

“Madonna in trono col Bambino, fra i santi

Liberale e Francesco” (Pala di Castelfranco)

11. Castle Howard (Yorkshire): Collezione del marchese di Northampton

“Paesaggio con giovane madre e alabardiere” (il cavaliere ferito)

12. Detroit: Institute of Arts

“Due donne e un uomo” (“Trio”; “Il richiamo”)

13. Dresda: Gemäldegalerie

“Venere dormiente”

14. Dublino: National Gallery of Ireland

“Adorazione dei Magi”

15. Edimburgo: National Galleries of Scotland

“Giovane con la mano che si riflette sulla corazza”

16. Firenze: Galleria degli Uffizi

“Cavaliere di Malta”; “Giudizio di Salomone”; “Guerriero con scudiero (Ritratto del Gatamelata)”

“Mosé alla prova del fuoco”; “Flora” ; “Agglomerato ai bordi di un fiume” (disegno)

17. Firenze: Galleria Palatina di Palazzo Pitti

“Il Concerto”; “Le tre étà dell’uomo”

18. Francoforte: Städelsches Kunstinstitut

“Leggenda di Romolo e Remo”

19. Fullerton (California): Norton Simon Foundation

“Busto di donna” (Ritratto di dama; Cortigiana)

20. Glasgow: Glascow Art Gallery and Museum

“Cristo e l’adultera”; “Testa di uomo”

21. Hampton Court, Lent by, Her Majesty Queen Elizabeth II, Collezioni reali

“Busto di giovane donna”; “Concerto” ; “Pastore con flauto”

22. Kingston Lacy: (Wimborne, Dorsetshire), Collezione Bankes

“Giudizio di Salomone”

23. Londra: National Gallery

“Adorazione dei Magi”; “Omaggio a un poeta” ; “Paesaggio al tramonto” (“Enea e Anchise”)

“Storie di Damone e Tirsi”

24. Londra: Trustees of the British Museum

“Coppia di musicisti” (e Tiziano) (disegno)

25. Londra: Collezione Lansdowne

“Ritratto di antiquario”

26. Madrid: Museo del Prado

“Madonna col Bambino con S. Antonio e S. Rocco”

27. Milano: Collezione Gerli

“Paride consegnato alla nutrice”; “Ritrovamento di Paride”

28. Milano: Collezione di Mattioli

“Sansone deriso”

29. Milano: Collezione Rasini

“Ritorno di Giuditta”

30. Milano: Pinacoteca Ambrosiana

“Ragazzo”

31. Milano: Proprietà privata

“Paesaggio con soldati”

32. Milano: Proprietà privata

“Santa Maria Maddalena”

33. Monaco: Bayerische Staatsgemäldesammlungen, Alte Pinakothek

“Faunetto”; “Giovane con pelliccia”

34. Napoli: Gallerie Nazionali di Capodimonte

“Pastore con flauto”

35. New York: Frick Collection

“Ritratto di giovane uomo in pelliccia con spada”

36. New York: Metropolitan Museum

“Ritratto d’uomo” (L’Ariosto)

37. New York (New Jersey ?) Proprietà privata

“Cristo morto sorretto da un angelo”; “Ritratto di Matteo Costanzo”

38. New York: Proprietà Duveen

“Ritratto di giovane uomo”

39. New York: Dian and Andrea Woodner

“S. Jérôme dans un paysage” (Cerchia di Giorgione)

40. Oxford: Ashmolean Museum

“Madonna leggente col Bambino”

41. Padova: Museo civico (excollezione Capodilista)

“Idillio campestre”; “Leda col cigno”

42. Parma (Mamiano di Traversetolo): Fondazione Magnani Rocca

“La Vergine e il Bambino con S. Caterina, S.Domenico e un donatore”

43. Parigi: Collezione Lebel

“Paesaggio con figure”

44. Parigi: Musée du Louvre, départemenet des peintures

“Concerto campestre”; “La Vergine e il Bambino con S.Stefano, S.Maurizio e S.Girolamo”;

“La giovane donna allo specchio”; “L’uomo col guanto”; “Ritratto d’uomo”

“Paesaggio marittimo con un gruppo di viandanti” (disegno); “San Giovanni Battista in un paesaggio” (disegno); “Paesaggio con un fiume” (disegno)

45. Parigi: Bibliothèque de l’Ecole nationale supérieure des Beaux-Arts

“Suonatore di violino” (disegno)

46. Princeton: University Art Museum

“Paride abbandonato sul monte Ida”

47. Roma: Galleria Borghese

“Cantore appassionato”

48. Roma: Galleria Spada

“Suonatore di flauto”

49. Roma: Museo di Palazzo Venezia

“Doppio ritratto”

50. Rotterdam: Museum Boymans – van Beuningen

“Veduta di Castelfranco e pastorello” (Veduta del Castello San zeno di Montagnana) (disegno)

51. San Diego (California): San Diego Museum of Art

“Ritratto d’uomo” (“Ritratto Terris”)

52. San Francisco: M. H. de Young Memorial Museum

“Giovane con libro (con petrarchino)”

53. San Pietroburgo (Leningrad): Museo dell’Ermitage

“Giuditta”; “Madonna col Bambino in un paesaggio”

54. Venezia: Collezione Cini

“San Giorgio”

55. Venezia: Collezione Spanio

“Ragazzo con guerriero”

56. Venezia: Gallerie dell’Academia

“I Santi Marco, Giorgio e Niccolò salvano Venezia dalla burrasca”; “Nudo di giovane donna”

“La Vecchia”; “Sacra Conversazione”; “La Tempesta”

57. Venezia: Scuola di San Rocco

“Cristo portacroce e manigoldo”

58. Venezia: Seminario patriarcale

“Apollo e Dafne”

59. Vienna: Kunsthistorisches Museum, Gemäaldegalerie

“Adorazione dei pastori”; “Aggressione”; “David con la testa di Golia”; “Ragazzo con la freccia”; “Ritratto di Francesco Maria della Rovere”; “Laura”; “Ritratto di guerriero, di profilo con il suo servitore”; “I tre filosofi”;

60. Washington: National Gallery of Art

“Adorazione dei pastori” (Adorazione Beaumont; Natività

Allendale); “Ritratto d’uomo”

61. Washington: Samuel H. Kress Collection

“Sacra Famiglia”; “Venere e Cupido”

62. Washington: Phillips Memorial Gallery

“Vecchio con clessidra e suonatrice di viola” (Allegoria del tempo)

63. Windsor Castle: Royal Library – Collection of her Majesty Queen Elizabeth II

“L’adorazione dei pastori” (disegno)

64. York: The Halifax Collection

“Ritratto di ragazzo”