mappa del veneto

Vacanze culturali nel veneto, ad eccezione di venezia e della sua laguna

Pubblicato il Pubblicato in Vacanze e turismo

Se vi è una regione in Italia dove vi siano monti, laghi, pianura, mare e dolci colline, questo è il Veneto. Per la sua posizione nord-orientale della penisola e la varietà del territorio, la regione offre molte opportunità turistiche, sia a breve che a lunga scadenza. Chi desidera trascorrere una vacanza di tipo culturale per le infinite risorse artistiche e la sua storia che, ancora oggi, suscita curiosità e mistero o chi vuole coniugare la cultura con gli splendidi paesaggi del Lago di Garda, le belle ville palladiane disseminate in terraferma, le affascinanti montagne delle Dolomiti o chi semplicemente viene d’estate per abbronzarsi o in primavera a fare i fanghi ad Abano e a Montegrotto, il Veneto è la regione ideale. E’ una breve carrellata di appunti di viaggio, lasciando perr il momento fuori Venezia e la sua laguna, perché deve essere tratta da sola.

Iniziamo da Ovest, per chi proviene da Milano o scende dal Brennero, Verona è una città di grande prestigio per i molti resti romani, i palazzi rinascimentali, i chiostri e le romantiche strade che ricordano l’amorosa storia di Giulietta e Romeo. E’ una città vivace (capitale fieristica dell’agricoltura e del vino in particolare), piena di eleganti negozi, bar, ristoranti ed enoteche, in cui si possono degustare ottimi vini locali: non lontano dalla città, infatti, si trovano i celebri vigneti di Soave, Bardolino e Valpolicella che producono vini di fama internazionale. Il monumento più importante di Verona è l’Arena, un anfiteatro del I sec. d.C., in grado di ospitare fino a 25000 spettatori. E’ celeberrimo il suo Festival dell’opera, con i migliori artisti mondiali e scenografie da capogiro. Una sera d’estate all’Arena è indimenticabile, anche se spesso si finisce a rincasare a tarda ora. Ma l’Arena non è l’unica opportunità estivale, vi sono inoltre tutta una serie di appuntamenti con spettacoli teatrali (Teatro romano) e concerti di musica classica e leggera naturalmente “sotto le stelle”. Camminare per le vie di Verona si è immersi in un mondo che non vuol scomparire, un continuo confronto tra il ieri e l’oggi, tra il pullulare della piazza delle Erbe con il suo allegro mercato di frutta e verdura, e la vicina piazza dei Signori, circondata da palazzi scaligeri e portici rinascimentali: al centro una statua di Dante del XIX secolo; dietro questa statua si può ammirare la Loggia del Gran Consiglio, un edificio rinascimentale con statue di importanti personalità d’epoca romana nate a Verona fra cui Catullo, Plinio e Vitruvio. Ma le opere d’arte assolutamente da non perdere sono le Arche Scaligere, delle figure di santi guerrieri, del periodo gotico, che custodiscono le tombe dei potenti signori di Verona: gli Scaligeri. Una strada molto caratteristica della vecchia Verona è via Sottoriva per le sue case medioevali con portici o la romantica via Cappello dove al n° 27 si può ammirare la Casa di Giulietta con balcone in marmo dal quale si sarebbe affacciata la giovane innamorata di Romeo. Da non dimenticare la visita ad una bellissima chiesa romanica con facciata ricca di rilievi in marmo che rappresentano scene bibliche e richiamano le formelle di bronzo sulla porta è la chiesa di San Zeno, nell’omonima piazza, che dispone anche di un elegante e tranquillo chiostro. Più in là, passato il ponte sull’Adige, si va al Teatro Romano del I sec. a.C. dove, ancora oggi come in passato, si rappresentano le esilaranti commedie di Plauto e Terenzio: le rappresentazioni, come nell’Arena, si svolgono all’aperto e al divertimento degli spettacoli si aggiunge la splendida veduta della città di Verona, del Ponte della Pietra, d’epoca romana, e del fiume Adige. Da non dimenticare, infine, il bellissimo Giardino Giusti, splendido esempio di giardino rinascimentale italiano; e Castelvecchio, un superbo castello del XIV secolo che offre ai visitatori una splendida pinacoteca (allestita dall’architetto Carlo Scarpa) con opere di pittori veronesi fra cui Pisanello, Mantegna, Carpaccio, Bellini oltre che la inusuale “Deposizione” di Paolo Veronese e “La Madonna del Roseto” di Stefano da Verona; nel castello è visibile anche la spettacolare Sala delle Armature.

Fuori Verona si può partecipare alle escursioni in battello sul Lago di Garda che offrono alla vista paesaggi incantevoli o percorrere la stupenda via del vino rosso, lunga 45 km, partendo da Verona in direzione di Lazize e toccando Bardolino, Affi, Sant’Ambrogio di Valpolicella, paese celebre anche per il marmo rosso utilizzato nei palazzi di Verona, quindi Gargagnago e Pedemonte; il viaggio in macchina dura circa tre ore e fra una tappa e l’altra si può assaggiare l’ottimo vino locale nelle numerose cantine che si incontrano lungo il percorso. Vale la pena visitare Sirmione, un’incantevole penisola collegata alla terraferma da un ponte dove si trova la Rocca Scaligera, un castello del XIII secolo; e Montecchio Maggiore per la spettacolare vista dei vigneti e per i castelli del XIV secolo. Soave, famosa per il suo vino bianco, è un paese fortificato le cui mura del XIV secolo conducono alla Rocca Scaligera, un altro castello di grande fascino anche per i mobili d’epoca che ne costituiscono l’arredamento: anche qui diverse osterie offrono la possibilità di degustazione dei vini locali.

Se Verona è la città-madre dell’opera Vicenza è la città dell’architettura rinascimentale, più precisamente delle magnifiche fabbriche di Andrea Palladio (1508-1580), celeberrimo architetto. Oggi, le sue ville disseminate nel Veneto, commissionate dalle famiglie aristocratiche del suo tempo, sono nella Lista mondiale del patrimonio dell’Unesco. Al centro della città c’è l’imponente Basilica del XV secolo con la magnifica Loggia del Palladio -1594 – e l’esile torre in mattoni che dominano piazza dei Signori, antico luogo di mercato. Nella stessa piazza c’è la Loggia del Capitaniato, un porticato progettato nel 1571 dal Palladio, e poco lontano la statua dell’architetto. La Torre del Tormento, una camera di tortura del XIII secolo, si trova nella vivace piazza delle Erbe. Contrà Porti offre molti bei palazzi gotici fra cui il Palazzo Porto-Colleoni; altri stupendi palazzi antichi si possono vedere nel Quartiere delle barche. Palladio è, ancora, autore del Palazzo Chiericati che ospita il Museo Civico in cui si possono ammirare le opere di Bartolomeo Montagna (1450ca-1523), artista locale, autore della magnifica Madonna e santi. Altri dipinti importanti come il Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini (1500-1505 ca) e l’Adorazione dei Magi -1573- di Paolo Veronese sono visibili nella chiesa gotica di Santa Corona. Assolutamente da non perdere il rinascimentale Teatro Olimpico, in legno e stucco, il più antico teatro coperto d’Europa: l’iniziale progetto del Palladio fu completato dal suo allievo Vincenzo Scamozzi. La città è provinciale, tranquilla e rispettosa. A differenza di Verona, il turismo è meno voluminoso e molto più qualificato.

Appena fuori da Vicenza due ville da vedere sono Villa Valmarana -1688- per gli stupendi affreschi del Tiepolo e La Rotonda (1550-1552), la più celebre villa palladiana. Nei dintorni di Tiene, patria del Grana padano e del formaggio Asiago, è interessante visitare Villa Da Porto-Colleoni con affreschi del XVI secolo e Villa Godi Malinverni, il primo progetto di villa del Palladio, che custodisce bellissime opere di pittori italiani dell’Ottocento. Marostica, circondata dalle vecchie mura, mostra nel Castello Inferiore i costumi indossati in occasione della partita a scacchi viventi che si svolge in questa città ad anni alterni. Bassano del Grappa è conosciuta anche per le maioliche, esposte a Palazzo Sturm: le opere dell’artista del posto Jacopo Bassano e dello scultore Antonio Canova sono visibili al Museo Civico. L’enogastronomia vicentina è conosciuta per il Baccalà, i Bigoli, l’anitra, il Recioto, il Torgolato di Breganze…

Padova è un’antica città, sorta per volontà di Antenore, quando fuggì dall’assedio di Troia. La sua Università è una delle più antiche al mondo (1222), subito dopo Bologna, Salamanca e Parigi. Ogni giorno, tranne la domenica, attorno al Palazzo della Ragione, che al piano superiore dispone di una medioevale “corte di giustizia”, colma di affreschi sul tema astrologico, si svolgono il mercato della frutta e quello della verdura (Piazza delle Erbe e della Frutta). Il palazzo ha una splendida loggia da cui si gode un’ottima vista su piazza delle Erbe, brulicante di bancarellai e di clienti. Anche altre piazze, dei Signori, Capitaniato, Insurrezione, del Duomo, sono circondate da portici sotto cui si può passeggiare facendo acquisti nei negozi o sostando in bar e osterie. Da vedere il bellissimo ciclo di affreschi medioevali conservati nel Battistero del Duomo. Da visitare il Palazzo del Bo, la Sala dei Giganti dell’Università, il pulpito, usato da Galileo Galilei durante le sue lezioni, e il teatro anatomico che risale al 1594. Ma i due punti di forte attrazione della città sono la Cappella degli Scrovegni (annessa al ricco Museo civico) per il ciclo di affreschi del giovane Giotto, e la Basilica di Sant’Antonio, una chiesa con cupola bizantina e altare maggiore ricco di stupendi rilievi di Donatello: vicino all’ingresso della basilica c’è l’imponente Monumento equestre al Gattamelata, opera che rese famoso Donatello. La visita alla città si può rendere più piacevole con una breve sosta allo storico Caffè Pedrocchi, costruito alla calata di Napoleone Bonaparte ma che nel passato fu anche luogo d’incontro di massoni rivoluzionari. Certo che Padova, essendo una delle secolari mete di turismo religioso (ben 6/7 milioni di visitatori fedeli al “santo senza nome”), offre diversi altri luoghi importanti da vedere, tra chiese, chiostri e palazzi ben restaurati, ma val la pena per ammirare il Ghetto e il Prato della Valle, con la sua sontuosa piazza circolare ornata di busti e statue di personaggi illustri.

Nella provincia di Padova da visitare sono Arquà Tetrarca, dove c’è la casa del poeta Francesco Petrarca e la sua tomba; Valsanzibio per la maestosa Villa Barbarigo, aperta al pubblico, con giardino e scalinate in stile barocco; e Montagnana, Monselice, Cervarese, Cittadella per le loro cinta murarie in buono stato di conservazione. In ognuna di queste città vi sono chiese e musei che meritano una sosta di un giorno, anche perché si mangia bene. Forse la più ricca di opere d’arte è Montagnana, custodite nel nuovo museo civico e nel duomo gotico rinascimentale. I Montagnosi sono molto ospitali ed orgogliosi del proprio patrimonio storico-artistico.

Rovigo, pur essendo una città moderna e abbastanza legata al suo torpore provinciale, ha una bellissima chiesa ottogonale: Santa Maria della Rotonda (1594-1602), delle ville venete disseminate nella vicina ed estesa campagna. Una cittadina da visitare è Adria per il suo museo e per mangiare del buon pesce.

Treviso è una città d’acqua per eccellenza, la seconda dopo Venezia. E’ alquanto affascinante per le sue case con balconi che affacciano sui canali e per gli affreschi sui muri, molti dei quali di qualche secolo fa. Un’interessante passeggiata sulla strada principale, Calmaggiore, condurrà il visitatore dalla Cattedrale, dove nella Cappella Malchiostro affrescata dal Pordenone si può ammirare la splendida “Annunciazione” di Tiziano, al Palazzo dei Trecento, il Municipio del XIII secolo. Una visita al Museo Civico lascerà affascinati per le importanti opere pittoriche fra cui il “Ritratto di monaco domenicano” di Lorenzo Lotto, il “Ritratto di Sperone Speroni” di Tiziano e la “Crocifissione” del Bassano. Da alcuni, grazie alla Fondazione Cassamarca, Treviso è divenuta una capitale dell’arte impressionista, proponendo mostre che vengono visitate da centinaia di migliaia di persone. Si sta sviluppando anche come città universitaria, con le sue nuove facoltà di architettura, design industriale, legge e lingue orientali. Ma una bella esperienza sarà anche recarsi al mercato del pesce su un’isola del fiume Sile, o lungo i Buranelli e trovarsi gomito a gomito di trevisani intenti a comperare un chilo di radicchio spadone o a bere un “bicer de vin rosso” e discutere della partita di calcio. A pochi chilometri da Treviso c’è Conegliano, città natale di Cima da Conegliano. Ormai famosissima come distretto industriale, è anche la capitale del prosecco doc e di altri prodotti enogastronomici che mettono in evidenza quanto sia profonda la cultura del buon vivere. La strada principale è via XX Settembre, ricca di portici e fiancheggiata da bei palazzi dalle facciate affrescate, dove d’estate si celebra la grande festa in costume rinascimentale “La Dama di Conegliano”. Ma anche ad Oderzo, fondata nell’82 a.C., grande alleata di Cesare, bisogna trovare il tempo per andarci, almeno per visitare uno dei più grandi siti archeologici urbani del Nordest, ed ammiare il museo dedicato allo scultore Martini. Poi non deve essere trascurato Portobuffolè, antico borgo e la fiera di Santa Lucia, dove da più di mille anni ci si incontra. Un altro luogo che merita da vedere, dirigendosi verso nord-ovest, è Asolo, considerata una perla, in quanto cittadina caratteristica resa ancor più nobile dalla storia di residenti illustri (la regina Cornaro, il cardinale Pietro Bembo, l’attrice Eleonora Duse…). Ad Asolo si va per visitare il Museo civico, la Rocca, il borgo rinascimentale, il Duomo, per mangiar bene. Noti sono i suoi punti da cui si vede l’intera vallata dal Brenta al Piave, etichettata appunto “la città dai cento orizzonti”. Poi si passa per Possagno (direzione Bassano del Grappa), paese natale dell’accademico Antonio Canova, per farsi stupire dalla bellezza delle sue opere scultoree (una completa collezione di gessi, bozzetti, qualche statua in marmo e molti disegni) custodite alla Gipsoteca. Oggi alla Gipsoteca vi è un archivio storico facile da consultare. Poi si sale al suo Pantheon per una breve visita. Scendendo lungo il corso del fiume Muson si giunge a Castelfranco, paese cinto da antiche mura medievali e con una grande piazza che di sera diventa meta d’incontro per migliaia di giovani avendo sotto i portici innumerevoli bar e gelaterie. E’ conosciuto per il suo radicchio variegato “il fiore d’inverno” che con lo “spadone di Treviso” fa coppia nei vari concorsi enogastronomici e fieristici. Ha dato i natali a Giorgione, Damini, Preti, Riccati, Steffani e a tanti altri intellettuali. Nel Duomo di San liberale vi è una delle migliori opere di Giorgione, La Pala di Castelfranco, oggi in restauro a Venezia, ed una interessante quadreria tenuta in semi libertà di visita nella sacrestia (ci vuole il consenso del sacrestano); sarà l’occasione di visitare la Casa Marta Pellizzari, detta di Giorgione, a restauri ultimati, per il suo fregio cinquecentesco attribuito al grande maestro, il Teatro Accademico (quando è aperto), il giardino Bolasco (quando il custode lo permette) e la villa di Treville (quando i proprietari lo vogliono). Tuttavia, se la Biblioteca è aperta, si possono benissimo consultare i libri su Castelfranco o comperare una cassetta su Castelfranco e farsi un’idea da casa propria. Castelfranco è molto dinamica per la circolazione del traffico, spesso caotico, per l’intraprendenza di artigiani, piccoli industriali, commercianti, bottegai, per il comparto scolastico di circa sei mila studenti di scuole superiori, e come crocevia di tratte ferroviarie (Udine-Milano, Venezia-Bassano-Trento, Treviso-Vicenza, Padova-Belluno-Calalzo di Cadore), ma poco produttrice di prodotti culturali. A qualche chilometro da Castelfranco, nella vicina Fanzolo di Vedelago, si trova Villa Emo, ancora del Palladio, con meravigliosi affreschi sulla mitologia greca dell’artista bergamasco Zilotti. Altra bella villa del Palladio si trova a Maser, sulle colline asolane: è Villa Barbaro, affrescata dal Veronese e arricchita da uno stupendo giardino con fontana.

Le incantate Dolomiti (il nome deriva dallo scopritore geologo ginevrino Dolomieu) dalle cime spettacolari offrono un luogo di villeggiatura ideale, fra natura e sport. Le Tre Cime di Lavaredo, vicino Misurina, o il gruppo delle Tofane (“il salotto delle Dolomiti”) sono solo due dei meravigliosi panorami da visitare. Belluno ha un’elegante centro storico, piazza del Mercato, piena di palazzi rinascimentali, e uno splendido edificio del XV secolo: il Palazzo dei Rettori. Da vedere anche la porta della città, Porta Rugo, del XII secolo, e la Torre Civica dello stesso periodo. Se si vuole fare un giro nella via principale del centro storico bisogna recarsi in via Mezzatesta. E’ una delle poche città dove sia rimasto intatto quel gusto provinciale di fare la “vasca sul Liston”, all’imbrunire o verso mezzogiorno. Da visitare Feltre, con un’impronta medievale e rinascimentale per le sue bellissime dimore storiche a loggia del XVI secolo. Feltre è città universitaria e ricca di manifestazioni culturali di rango. Cortina è una famosa località sciistica per gli ottimi impianti sportivi, ma soprattutto per il paesaggio agreste: in estate è possibile fare lunghe escursioni attraverso i boschi e i prati. Da vedere anche Misurina situata sullo splendido lago omonimo e Pieve di Cadore, luogo di nascita di Tiziano, che da poco si è inaugurata la Fondazione omonima per la valorizzazione della sua opera. Il Cadore, come del resto il Zoldo, sono ricchi di paesetti e comunità ben attrezzati per il turismo alpestre.

Appuntamenti

Verona. Estate Teatrale Veronese, a Verona, da fine giugno ad agosto: è un’ampia manifestazione culturale in cui sono previsti spettacoli di teatro e musicali, operetta e balletto ambientati in uno dei luoghi più suggestivi della città: il Teatro Romano. Stagione Operistica, a Verona, da fine giugno ad agosto: è un’importante appuntamento con l’opera nello stupendo scenario dell’Arena. Vinitaly, a Verona, tra marzo e aprile: è la più importante mostra del vino italiano con la presenza di oltre 3300 produttori di vini e distillati di tutta Italia; la manifestazione prevede interessanti convegni sull’argomento vinicolo.

Venezia. Mostra Internazionale del Cinema, a Venezia, l’ultima settimana di agosto e la prima di settembre: è una delle più importanti rassegne cinematografiche del mondo. Biennale, a Venezia, da giugno a settembre, negli anni dispari: è una grande mostra di arte moderna e contemporanea. Biennale Architettura, l’ultima rassegna si è svolta nel 2002. Carnevale di Venezia, inizio febbraio di ogni anno. Il più internazionale d’Italia per la presenza di turisti con o senza maschere. Molti sono gli appuntamenti organizzati dal Comune e da privati con feste gioiose nei palazzi più belli del Canal Grande.

Belluno. Expo Dolomiti, a Longarone, a metà ottobre: si tratta di un’esposizione sul tema “sport e montagna”. Poi segue quella del “gelato e della pasticceria”. Palio di Feltre, il primo fine-settimana di agosto: è una manifestazione fatta di corse a cavallo e giochi medioevali in ricordo dell’entrata di Feltre nella Repubblica di Venezia. Festa di San Martino, a Belluno, tra la fine di ottobre e la metà di novembre: la festa prevede non solo mostre e conferenze ma anche un simpatico mercatino dell’antiquariato.

Treviso. Festa dell’Assunta, a Vittorio Veneto, dall’8 al 16 agosto: è una festa ricca di musica e spettacoli. Fiera di Santa Lucia…..Conegliano, Fiera…., Dama di Conegliano alla fine di agosto, Castelfranco Veneto, Palio del Castel d’Amore….Asolo, mercatino di antiquariato…..Il radicchio……Un buon e accogliente Bed and Breakfast è quello di Laura e Italo Cuccato, di via Cellini 3, 31033 Castelfranco Veneto (italo.cuccato@informacittà.it), a pochi passi dal centro storico e dai negozi (PARAGRAFO DA COMPLETARE)

Da visitare

Verona e provincia. Chiesa di San Zeno, a Verona in piazza San Zeno. Aperto mar-ott: mar-sab 8.30-18, dom 13-18; nov-feb: mar-sab 10-16, dom 13-17. Giardino Giusti a Verona in via Giardino Giusti 2. Aperto tutti i gg escl. 25 dic. Castelvecchio, a Verona in corso Castelvecchio 2. Aperto mar-dom. Rocca Scaligera, a Sirmione. Aperto mar-dom 9-19.30; nov-mar: 8.30-17. Biglietto 4 €. Castello di Romeo, a Montecchio Maggiore in via Castelli 4 Martiri. Aperto dom pom. Castello di Giulietta, a Montecchio Maggiore in via Castelli 4 Martiri. Aperto tutti i gg escl. mar e mer mat. Rocca Scaligera, a Soave in via Castello Scaligero. Aperto mar-dom.

Vicenza e provincia. Museo Civico, a Vicenza in piazza Matteotti. Aperto mar-dom escl. festivi importanti. Teatro l’Olimpico di Palladio. Villa Valmarana, a Vicenza in via dei Nani 12. Aperto metà mar-5 nov: tutti i gg escl. lun, mar mat e ven mat. La Rotonda, a Vicenza in via della Rotonda 25. Aperto 15 mar-4 nov: mer; per i Giardini l’apertura è 15 mar-4 nov: mar , mer e gio. Villa Da Porto-Colleoni, a Thiene in corso Garibaldi 2. Aperto 15 mar-15 nov incl. festività laiche e religiose: dom pom, lun-sab solo gruppi su appunt. Entrata: ore 15, ore 16, ore 17. Biglietto 6 euro. Segnalarlo se si è più di 20! Villa Godi Malinverni, a Lugo di Vicenza, in via Palladio 44. Aperto mar, sab e dom pom; anche visite su appunt. Biglietto 6 euro, per gruppi superiori a 10 persone 5 euro. Castello Inferiore, a Marostica in piazza Castello 1. Aperto tutti i gg escl. festivi importanti. Palazzo Sturm, a Bassano del Grappa in via Schiavonetti 40. Aperto apr-ott: mar-sab 9-12.30, 15.30-18.30 (dom solo pom); nov-mar: ven mat, sab e dom pom. Museo civico….il Ponte di Bassano, con annesso un piccolo Museo della prima guerra mondiale…

Treviso e provincia. Museo Civico, a Treviso in borgo Cavour 24. Aperto mar-dom. Villa Barbaro, a Maser. Aperto mar-ott: mar, sab e dom 15-18; nov-feb: 14.30-17; escl. festivi importanti. Casa di Canova, a Possagno in piazza Canova. Aperto mar-dom: 9-12, 15-18 escl. festivi importanti. Biglietto 4 € , ridotto 3 euro ; la riduzione è valida per: militari, studenti, persone che superano i 60 anni, studiosi, gruppi superiori a 20. A Castelfranco il Duomo. Aperto mar-dom: 9-12, 15-18; escl. festivi importanti. Casa Giorgione (chiusa per restauro) e Teatro Accademico (quando è aperto per le pulizie). Villa Emo, a Fanzolo di Vedelago in via Stazione 5. Aperto apr-ott: tutti i gg 10.30-12.30, 15-19; nov-mar: sab, dom e festività 14-18; escl. 15 dic-15 gen. Un buon e accogliente Bed and Breakfast è quello di Laura e Italo Cuccato, di via Cellini 3, 31033 Castelfranco Veneto (italo.cuccato@informacittà.it), a pochi passi dal centro storico e dai negozi.

Padova e provincia. Palazzo della Ragione, a Padova, in piazza delle Erbe. Aperto mar-dom escl. festivi importanti. Cappella degli Scrovegni, a Padova in via Eremitani. Aperto feb-ott: tutti i gg 9-19, nov-gen 9-18; escl. festivi importanti. Palazzo del Bo, a Padova in via VIII Febbraio 2. Aperto mar, gio e sab mat; lun, mer e ven pom. Casa di Petrarca, ad Arquà Tetrarca in via Valleselle 4. Aperto mar-dom escl. festivi importanti. Villa Barbarigo, a Valsanzibio. Aperto mar-nov.

Belluno e provincia. A Belluno città è da visitare il Museo civico con la collezione di statue del Brustolon, il Duomo, Crepadona. Casa di Tiziano, a Pieve di Cadore in via Arsenale 4. Aperto giu-set: mar-dom, ago tutti i gg; ott-mag: su appunt. Biglietto 1 euro. A passo Cibiana è stato inaugurato da poco il “Museo delle nuvole”, tutto sulla montagna.

Curiosità enogastronomiche. Il Veneto conta centinaia di prodotti enogastronomici, alcuni dei quali divenuti famosi per l’estro dei suoi cuochi o dei suoi pasticceri. Ne ricordiamo con passione di gola, il baccalà alla vicentina, quello mantecato, l’anguilla in umido, bigoli all’anitra, pasta e fagioli, tortellini in brodo, ravioli di spinaci e ricotta, la sopa coada, seppie nere con polenta bianca, osei scampai, …..la sbrisolona, la mostarda vicentina, il mandorlato, i zaeti, le fritole con zabajon, ….ottimi frutti quali Kiwi, cachi, pesche, ciliegie di marostica, …., ottime verdure in tutte le stagioni, quali il radicchio di Treviso, di Castelfranco, di Chioggia, di Verona,…i carciofi dell’Isola di Sant’Erasmo,…gli asparagi di Bassano ….non parliamo dei vini bianchi, il famosissimo prosecco doc, il cartizze, i cabernet, il recioto, il torcolato,….

Informazioni. Il Veneto offre varie opportunità di alloggio e di ristorazione. Ci sono hotel situati in splendidi palazzi gotici o in dimore storiche. Una discreta distribuzione di Bed and Breakfast è situata sull’intero territorio, così da permettere qualche risparmio. In questo caso è necessario rivolgersi direttamente alle pro-loco o agenzie turistiche dei vari comuni. (Un buon e accogliente Bed and Breakfast è quello di Laura e Italo Cuccato, di via Cellini 3, 31033 Castelfranco Veneto (italo.cuccato@informacittà.it), a pochi passi dal centro storico e dai negozi).Vi sono anche opportunità di affittare appartamenti settimanali, soprattutto in quelle località dove il turismo primeggia, di cui le agenzie immobiliari gestiscono il flusso. Anche l’agriturismo, soprattutto culinario, è ben presente nella regione. Se offrono un alloggio, in bassa stagione i prezzi sono di 125 euro a persona, a settimana. Mentre gli alberghi a due o tre stelle vanno da 40 euro a persona, a notte. Esistono anche delle sistemazioni in ostelli o nei dormitori di conventi o istituti religiosi. Sulle Dolomiti e sul Lago di Garda si trovano anche ottimi campeggi. Per maggiori informazioni è meglio rivolgersi agli uffici del turismo, le cosiddette pro-loco, o all’Informagiovani che spesso sono un’antenna molto importante per le notizie locali. Sulle Dolomiti ci sono molte riserve naturali, i rifugi sono aperti da metà giugno a metà settembre e offrono buoni alloggi. Per le escursioni guidate e i percorsi a piedi informarsi sempre presso gli uffici turistici dei luoghi preferiti o al Cai.